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SIMAM Spa ha realizzato la Carta delle Vulnerabilità per il Porto Autonomo di Abidjan, in Costa d’Avorio Recentemente, il Porto Autonomo di Abidjan ha messo in att o un progetto ambizioso volto a rafforzare la capacità di controllo ambientale, della sicurezza maritti ma e della gesti one dei rifi uti pericolosi in Costa d’Avorio, incluso il controllo della movimentazione transfrontaliera dei rifi uti pericolosi stessi.
Il potenziale rischio industriale dell’area è sia ambientale sia sanitario. È caratterizzato da un potenziale incidente che si verifica all’interno del sito industriale, ma che può portare a gravi conseguenze in un ambito territoriale molto più ampio, coinvolgendo il personale, i beni, gli ambienti di lavoro, i cittadini che vivono negli spazi di prossimità dell’area e, più in generale, l’ambiente naturale circostante.
Il Porto Autonomo di Abidjan ha voluto individuare e stabilire le diverse aree di rischio presenti nell’intera area portuale, inserita all’interno di un centro abitati vo citt adino e di un contesto naturale unico al mondo, quello delle Lagune di Abidjan. Queste ultime rappresentano una grande attrazione turisti canazionale e internazionale.
SIMAM Spa, società di servizi industriali manageriali ambientali è presente un Costa d’Avorio da diversi anni.
La società, specializzata in impianti di trattamento acque industriali, bonifi che ambientali e gestione e intermediazione rifiuti , offre, inoltre, servizi di ingegneria, consulenza e assistenza tecnica in Italia e all’estero.
SIMAM è stata incaricata di eseguire lo Studio per la zonizzazione e l’identificazione del rischio ambientale, redigendo la Carta delle Vulnerabilità Ambientali.
La prima azione è stata rivolta proprio allo sviluppo di una mappatura delle aree di rischio di un territorio molto eterogeneo per caratteristi che naturali e di sfrutt amento umano. Successivamente sono stati collegati i singoli fattori di rischio alle aree mappate. Pertanto, lo studio ha permesso di classificare le aree della zona portuale, di associare ad ogni area i relati vi rischi in funzione delle attività svolte dalle imprese operanti nell’area stessa.
Lo studio è stato articolato nelle seguenti fasi:
- Kick-off meeti ng
- Visita del sito (visite generali e parti colari)
- Definizione e raccolta di documentazione che deve essere fornita dal AAP
- Definizione delle aree portuali e la defi nizione di un modulo di censimento che le imprese e le interviste con dirigenti di società costi tuite e operanti nella zona del porto
- Invio di moduli di censimento e società di produzione, con il sostegno della AAP, un numero di interviste per i dati di interesse (attività, superficie, personale, sistemi e att rezzature di sicurezza, POI, i programmi formazione)
- Raccolta e organizzazione dei dati
- Sviluppo di una scheda elettronica con indicazione/Identificare le ti pologie di rischio ambientale associati a ciascuna area
- Geo-referenziazione dei dati
- Elaborazione della Carta delle Vulnerabilità
- Workshop di presentazione dei risultati dello Studio.
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